Reparto Endoscopia

IL PROBLEMA

 Le Malattie Gastrointestinali sono tra le 10 malattie più diffuse. L’entità e la gravità della casistica della patologia gastrointestinale emerge chiaramente dai dati forniti dai registri della Sanità pubblica. 

Nel solo St. Gemma Hospital, che oggi ha 106 posti letto, 
sono state trattate solo nel corso dell'anno 2014, 
117 ulcere peptiche,
 255 casi di malattie gastrointestinali non infettive, 
262 diarree ematiche.

 Nel Distretto di Dodoma sempre nello stesso anno,
 sono state trattate ambulatorialmente 
1053 casi riferibili a patologia peptica,
 686 patologie gastrointestinali non infettive
 600 emorragie digestive 
e, in regime di ricovero,
 249 casi riferibili a patologia peptica, 
662 malattie gastrointestinali non infettivee 
354 emorragie digestive. 

Se si estendono questi dati alla Regione  di Dodoma,
 essi devono essere almeno decuplicati.

Solo l’Ospedale di Dodoma invia ogni mese a Dar Es Salaam
 (6-8 ore di strada) circa 10-20 casi di emorragia digestiva
 per un’indagine endoscopica. 
Questi sono i pochi fortunati che possono permettersi il costo del viaggio e del soggiorno a Dar Es Salaam. 
Sono un’esigua minoranza rispetto 
a coloro che ne avrebbero la necessità,
 ma non possono permettersi di sostenerne i costi.

 Gli altri servizi di Endoscopia Digestiva presenti in Tanzania sono 5 e le distanze da Dodoma sono di seguito riportate:

1) Dodoma- Mwanza 516 km

2) Dodoma-Mbeya     394 km

3) Dodoma-Moshi      361 km

4) Dodoma-Arusha    441 km

5) Dodoma -Songea  501 km

Va inoltre tenuto presente che il bacino di utenza è vasto, con villaggi distanti dall'Ospedale
e
con strade  dissestate.

È quindi particolarmente urgente avere 
un servizio endoscopico
al Santa Gemma Hospital di Dodoma. 

Infatti l’Endoscopia Digestiva non è e non deve essere considerata una “specialità di lusso” nemmeno in Tanzania. 

Vi sono almeno due situazioni in cui  l'endoscopia digestiva in Africa può essere seriamente considerata “salvavita.” 
Sono situazioni di gravità analoga a quella delle malattie più importanti:  l'emorragia digestiva e i sintomi d'allarme per neoplasia digestiva.

 L'emorragia digestiva è soprattutto causata dalla rottura delle varici esofagee conseguenza della  schistosomiasi epatica, rottura che  in buona parte dei casi è mortale: 
oggi la maggior parte di questi pazienti vengono lasciati morire, mentre con un trattamento endoscopico potrebbero essere salvati.

Nei casi di sintomi d’allarme per neoplasia digestiva,   l'Endoscopia  Digestiva permette di  diagnosticare e di trattare questa patologia in fase non troppo avanzata e di evitare comunque laparotomie esplorative spesso inutili.
Infatti i  sintomi d'allarme  fanno spesso pensare alla presenza di un tumore,  ma non avendo l'Endoscopia per una corretta diagnosi o si alleviano con farmaci, ritardando una diagnosi corretta, o si apre l'addome, a volte senza trovare nulla, e  quindi  eseguendo un intervento inutile.

Vi sono poi situazioni  meno frequenti come la patologia
 legata  a malattie infettive, ma le due sopra riportate 
sono quelle maggiormente in grado 
di salvare un significativo numero di vite umane. 

IPOTESI E CONDIZIONI PROGETTUALI

Si è dunque ipotizzato di organizzare un Servizio di  Endoscopia Digestiva 

Al fine di valutare la fattibilità del progetto si sono tenuti incontri con alcune strutture, 
sia private sia pubbliche, ai quali hanno partecipato colleghi soprattutto di Medicina Interna e di Chirurgia del distretto di Dodoma. 

Questo per verificare la possibilità di far convergere un sufficiente numero di pazienti in un'unico Servizio Endoscopico organizzato  in rete con un maggior numero di altre strutture. 
Infatti è noto che un Servizio di Endoscopia Digestiva deve fare, per essere efficiente, almeno 500 ÷ 1000 esami all’anno.

L'ipotesi di organizzare un Servizio di  Endoscopia Digestiva a Dodoma è stata accolta con molto entusiasmo ed è emerso chiaramente che se ne sente molto la mancanza ed è considerata una vera priorità. C’è una grande disponibilità anche delle strutture pubbliche e un grande interesse per poter usufruire di un tale Servizio. 

Peraltro esistono già, sul territorio, non poche situazioni di convergenza verso le strutture private dotate di particolare tecnologia essenziale: ne sono esempio, tra gli altri,  l'utilizzo della TAC dell'ospedale del Preziosissimo Sangue e l'impiego del laboratorio di Anatomia Patologica di uno specialista tedesco al quale convergono i pezzi istologici di tutta la regione e anche di altre regioni. 

Pertanto, se da un lato c'è un enorme richiesta di servizio, dall'altro esiste anche, diversamente da altre realtà africane, la volontà di “mettersi in rete”, inviando pazienti da molti altri centri in collaborazione reciproca creando così più efficienza, qualità ed efficacia. 
IL PROGETTO

L' obiettivo è far nascere un Servizio di Endoscopia Digestiva che possa servire le realtà pubbliche e private della Regione di Dodoma e delle regioni limitrofe formando personale locale
 sia medico sia infermieristico. 

Scopo primario del progetto è rendere questo personale in grado di eseguire l’endoscopia di base (gastroscopia e colonscopia) e le tecniche endoscopiche operative più utili per la gestione delle patologie più frequenti e gravi, in particolare la sclerosi delle varici esofagee e la diagnosi ed eventuale riduzione dei sintomi di neoplasie.

Si procederà poi nel tempo all’insegnamento  di tecniche sempre più complesse. L’organizzazione di questo intervento ha come obiettivo l’avvio delle strutture specialistiche con l’istruzione del personale locale che poi le possa gestire autonomamente. 
Non esiste il pericolo di “fuga dei medici e del personale” una volta istruiti in quanto l'insegnamento delle tecniche endoscopiche sarà impartito innanzitutto ad alcune Suore del St. Gemma Hospital e successivamente a personale medico e paramedico locale religioso e facente parte della congregazione.

Per la formazione verranno coinvolti una dozzina
 di medici endoscopisti formatori, prevalentemente italiani, che a turno saranno a Dodoma ad eseguire ed insegnare endoscopia digestiva,
 coprendo tutto l’anno o quasi.
E' già stata assicurata la disponibilità di oltre 12
medici della società di Endoscopia Digestiva del
Triveneto, ma eventualmente altri si potranno
cercare in altre regioni italiane.
 È stata assicurata anche la disponibilità a collaborare da parte del centro di Endoscopia Digestiva dell'Università di Dar Es Salaam.
 Infine si è già offerto volontariamente del personale tecnico, disposto a recarsi al  St. Gemma Hospital per la riparazione degli strumenti
 una o più volte all'anno.

L'attività potrebbe iniziare con endoscopi 
cosi detti “rigenerati” che danno una garanzia di almeno 1-2 anni di buona funzionalità 
(sebbene  in genere durino ben di più), 
ma a costo molto contenuto onde ridurre la spesa ed il rischio di danneggiamento di strumenti più costosi nelle prime fasi. 
Quando si avrà la garanzia della continuità dell'attività e della capacità del personale
 di gestire al meglio gli strumenti, 
si potrà pensare all'acquisto di strumenti nuovi. 
Tutti gli accessori (pinze, aghi, anse ecc...)  potranno essere forniti, in buona parte gratuitamente, da varie realtà di volontariato.

Il progetto è stato approvato e avviato 
 nella seconda metà dello scorso anno - 2016 - 
 Si pensa che 3 anni siano sufficienti a organizzare
il servizio e a preparare il personale
medico e paramedico locale
 in modo che abbia una completa autonomia.

Responsabile del progetto sarà la 
dott.ssa Sr. Gemma Mkondoo 
con la collaborazione tecnica del 
dott. prof. Andrea Ederle.

Suor Gemma è laureata in medicina e chirurgia presso l'Università di Pisa ed è direttrice generale del St.Gemma Hospital di Dodoma

Il Prof. Ederle è ex primario della divisione 
di gastroenterologia ed endoscopia digestiva dell'ULSS 20 di Verona e da due anni in pensione.

Il Prof Ederle è anche specialista in direzione sanitaria ed è stato per molti anni professore a contratto della scuola di specializzazione in gastroenterologia ed endoscopia digestiva dell'Università di Verona 

LAYOUT DEL PROGETTO

Il nuovo fabbricato appena terminato - gennaio 2017
Stato del progetto
Marzo - 2018

Terminata la costruzione del reparto,  allestito con le prime attrezzature, inizia  il ciclo di stage dei medici endoscopisti formatori. 

 Il Governo Tanzaniano ha contribuito esentando il progetto dal pagamento - per i prossimi due anni - della tassa che avremmo dovuto pagare per abilitare medici formatori a svolgere le loro funzioni nel rispetto delle leggi del paese.

Visualizza il testo del decreto governativo 

Inaugurazione del reparto
23 Gennaio 2018
In Ospedale Tutto pronto
Le autorità Gli ospiti
Festa 1 Festa 2
Il reparto Il taglio del nastro 1
Il taglio del nastro 2 Foto ricordo
Guarda il video dell'interno
Inizio della fase di avviamento
Marzo 2018
Le prime apparecchiature La sala endoscopica
Recovery room Equipe pronta per iniziare
Preparazione_degli strumenti La prima gastroscopia
Gli alunni all'opera Lo staff completo

 

Guarda il video del reparto in funzione

Il costo complessivo del progetto
 è stato stimato in
220.000 Euro
da ripartire in tre anni

Per il suo finanziamento è stato progettato un piano che prevede:

A - 173.000 Euro
Fondi messi a disposizione dalla
 Chiesa Cattolica 
Conferenza Episcopale Italiana 
Comitato per gli Interventi Caritativi a favore del Terzo mondo
che destina a questo scopo
 parte dell'otto per mille
del gettito complessivo IRPEF

B - 32.000 Euro
Fondi messi a disposizione dal
 St. Gemma Hospital di Dodoma 

C - 15.000 Euro
Fondi messi a disposizione dalla
nostra Associazione  

A chi volesse partecipare concretamente ricordiamo che
L'istituto di credito con cui lavoriamo è 
CREDITO VALTELLINESE
Ag. 2 - Monza

20900 MONZA - Via Ramazzotti 24

Pertanto il codice IBAN per le donazioni è

 
IT44D0521620406000000001603

 

E' anche possibile effettuare un versamento immediato con carta di credito

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